ed. Feltrinelli

Romanzo epocale, "Il tamburo di latta" compie cinquant'anni e conserva tutta la sua carica
provocatoria. In modo umoristico e grottesco, narra la vicenda del protagonista Oskar Matzerath, il
tamburino inseparabile dal suo tamburo e con una voce potentissima che manda in frantumi i vetri.
Dal manicomio dove è rinchiuso Oskar rievoca la propria storia, indissolubilmente intrecciata alla
storia tedesca della prima metà del Novecento. Scorrono così nel fiume del suo racconto immagini
memorabili, a partire da fatti leggendari come il concepimento e la nascita della madre sotto le
quattro gonne della nonna, passando per la sua venuta al mondo ricca di presagi, fino all'ascesa
irresistibile del nazismo e al crollo della Germania. E stato nel giorno del suo terzo compleanno che
Oskar, in odio alla famiglia, al padre, alla società ipocrita, ha deciso di non crescere più. Da
quell'osservatorio particolare che è la città polacco-tedesca di Danzica e poi da Dusseldorf, grazie
alla sua prospettiva anomala di nano, può guardare al mondo degli uomini dal basso e scorgerne
così meglio le miserie e gli orrori, mentre la sua deformità si staglia contro la ripugnanza della
normalità piccolo-borghese. Con occhi disincantati e spalancati sulla ferocia e violenza del mondo
grida una rabbia che non risparmia la viltà e la corruzione di nessuno, neppure le proprie.

Titolo
IL TAMBURO DI LATTA
(Die blechtrommel)

Regia
Volker Schlöndorff

Anno
1979

Durata
2:20

Interpreti principali

David Bennent

Mario Adorf
Angela Winkler
Daniel Olbrychski
Katharina Thalbach
Andrea Ferreol
Charles Aznavour

     
Sceneggiatura
Jean-Claude Carriere - Franz Seitz
Volker Schlöndorff
(dal romanzo di Günter Grass)
Fotografia
Igor Luther
Montaggio
Suzanne Baron
Musica
Maurice Jarre
Critica

Pubblico
Lucida ed inquietante
parabola sulla Germania.
(Diz. Mereghetti)


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